Sul filo delle emozioni condivise

Nel Febbraio 2014 ho collaborato al progetto Sul filo delle emozioni condivise  con l’associazione ONLUS NUTRIAMOLI D’ARTE e con il biennio specialistico di Terapeutica dell’arte dell’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BRERA.

Un filo sottile, un’energia comune, hanno creato una sinergia straordinaria fra persone lontane, accomunate dalla comune passione per l’arte.

Sul filo dell’immaginazione abbiamo lavorato intorno ad un’idea che man mano ha tessuto un progetto laboratoriale, partendo dalla simbologia che del filo, in quanto legame, materia di tessitura, elemento strutturante di trama e ordito, nonché immagine della nostra stessa esistenza.

Con il filo possiamo creare opere attraverso il silenzioso dialogo delle mani che annodano, intrecciano, ricamano e, a poco a poco, costruiscono un nuovo tessuto corale, immagine di emozioni condivise, pelle relazionale, nella quale ogni partecipante si rispecchia: destini comuni intrecciati in un abbraccio.

Il progetto ha avuto luogo in Vietnam presso la scuola di Pho Cap a Hồ Chí Minh City.

Il laboratorio

Un laboratorio aperto e fruibile a tutti i bambini, ragazzi ed insegnanti della scuola, modellato nelle tempistiche e sui ritmi delle persone che la abitano, dove trovare, in un’esperienza creativa unica, nuove risorse e liberare potenzialità assopite. Il contesto terapeutico è nel fare insieme, nel trovare un ritmo e un respiro comune a tutto il gruppo.
Con fili di diverso spessore e colore possiamo “dipingere” trame segniche su grandi formati, intrecciare reti e tessuti semitrasparenti, ricamare delicati paesaggi dell’anima, giocando poi con luci e ombre restituite dall’attraversamento della luce. Possiamo immaginare racconti, dialogando attraverso il linguaggio dell’arte, dell’immagine, che non ha bisogno di traduzioni, d’interpreti, ma accomuna popoli distanti.
Ogni fase laboratoriale, grazie alla documentazione video e fotografica, costituirà la trama di un grande racconto, intessuto di emozioni condivise e restituito nel video d’arte e nelle opere finali che rappresenteranno in una mostra conclusiva, un’ulteriore occasione per intrecciare altre relazioni ed esperienze con un pubblico più vasto.

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