PIXEL.TIME

Pixel.Time – ICS Cavalieri Milano 2013/14 in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Brera

LABORATORIO CREATIVO INTERMEDIALE SULL’UTILIZZO DEI NUOVI MEDIA

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Sappiamo che la realtà e il cyberspazio generano esperienze d’azione differenti. Entrambe ci offrono la possibilità di sperimentare sensazioni legate al nostro corpo ed alla nostra mente, si presentano a noi oggi come due dimensioni profondamente interconnesse, ma una non sostituisce mai definitivamente l’altra. Agire intermedia fra più media di differente natura, creare attraverso materia e virtuale e materia/virtuale, nel riconoscimento del corpo fuori e dentro la dimensione digitale, è l’obiettivo di questi laboratori creativi intermediali. La genesi di un legame fra più dimensioni dell’ it-self ,come definisce Sherry Turkly la connessione costante del nuovo io, viene definito dalla possibilità di entrare/uscire che caratterizza l’atto creativo. PIXEL.TIME nasce dunque dall’idea di sperimentare con la propria creatività all’interno del cyberspazio (attraverso strumenti multimediali) e nella realtà (con materia e corpo) alternando i due momenti creativi e mantenendo il focus costante su un progetto di base: un’opera condivisa. L’utilizzo creativo dei nuovi media si presenta dunque, all’interno del progetto PIXEL.TIME, come un ottimo modo di sfruttare positivamente il potenziale delle tecnologie che ci circondano.

COS’ E’ UN PIXEL?

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In computer grafica, con il termine pixel (contrazione della locuzione inglese picture element) si indica ciascuno degli elementi puntiformi che compongono la rappresentazione di una immagine raster digitale, ad esempio su un dispositivo di visualizzazione o nella memoria di un computer. Nelle immagini rappresentate da dati informatici, solitamente, i punti riprodotti sono così piccoli e numerosi da non essere distinguibili ad occhio nudo, apparendo fusi in un’unica immagine quando vengono stampati su carta o visualizzati su un monitor. Ciascun pixel, che rappresenta il più piccolo elemento dell’immagine, è caratterizzato dalla propria posizione e da valori quali colore e intensità.

INTRODUZIONE AL LABORATORIO PIXEL.TIME

Lungo il percorso laboratoriale i partecipanti saranno guidati nella progettazione e realizzazione di un’opera condivisa. L’idea di base prende spunto dalla definizione di pixel inteso come “materia prima” che costituisce le innumerevoli immagini digitali con cui quotidianamente veniamo in contatto. Per immagine digitale sia inteso una qualsiasi forma che vediamo sul monitor di un pc quindi anche testo/fotografie/filmati etc… e tutto ciò che oggi compone il word wide web. Ad ogni persona sarà chiesto di scegliere un colore di base (il colore del proprio pixel), tale colore lo accompagnerà lungo tutte le attività che si susseguiranno nella realizzazione di un vero e proprio pixel realizzato materialmente come un cubo a sei facce. Ad ogni faccia del cubo corrisponderà un momento creativo, svolto in ambiente reale o in quello virtuale, o una miscela dei due momenti. Una volta che ogni singolo  avrà realizzato il proprio pixel (colorato e luminoso) che racconterà attraverso le sue facce il percorso intermediale svolto, il gruppo sarà guidato nella creazione finale di un’opera collettiva, il risultato sarà una scultura/immagine che rappresenterà il gruppo costituita da tanti singoli cubi/pixel.

LA MATERIA E I MATERIALI

Con quale materia ci rapportiamo nell’ambito digitale? Dovendo definire la materia propria della nostra era direi che si tratta dell’energia elettrica, energia elettrica che si mostra a noi sotto forma di luce. Il pixel di luce con cui si compongono milioni di immagini sarà la materia con cui si imparerà a dialogare durante il laboratorio. Il nostro corpo all’interno del mondo virtuale acquisirà la meravigliosa inconsistenza della luce. Ma è solo tornando alla materialità del reale che la luce prenderà forma e colore evitando la dispersione. Per lo svolgimento delle attività saranno utilizzati diversi materiali.

L’OPERA FINALE

Durante il percorso creativo si progetterà e realizzerà un’opera finale, collettiva. Tale opera sarà composta dai singoli lavori di ogni studente, sarà componibile, scomponibile e mobile. Questo renderà possibile l’esposizione dell’opera finale ove possibile in diversi contesti.

GLI OBIETTIVI

– Imparare a dialogare con la materia luce. Quando creo con i nuovi media che rapporto si instaura fra il mio corpo e la materia?

– Creare un momento e un contesto di condivisione di esperienze legate a temi poco affrontati in altri ambiti (e spesso anche in quello familiare) sull’utilizzo e la fruizione consapevole delle nuove tecnologie. Cosa mi da l’esperienza reale che il virtuale non mi può dare?

– Attraverso l’azione creativa, compiuta grazie ad un utilizzo differente dei nuovi media, creare un ponte, un linguaggio comune per portare gli/le studenti a riflettere su di sé e imparare a scoprire idee e comportamenti rispettosi, attenti e non pregiudizievoli.

– Acquisire un’etica positiva e corretta dello stare in Rete e nell’utilizzare le nuove tecnologie di v.simulazione/informazione/comunicazione (condotta democratica). Che legame intercorre fra mondo reale e mondo virtuale? Le mie azioni nel mondo virtuale che conseguenza hanno in quello reale e viceversa?

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